Intervista ad Annamaria Rivera (Antropologa e scrittrice) – Sessismo, Razzismo e la loro relazione con lo Specismo

Annamaria Rivera, già docente di Etnologia e Antropologia sociale nell’Università di Bari, è antropologa, saggista, scrittrice, editorialista per testate quali “il manifesto” e “MicroMega”: in quest’ultima ha un suo blog. Dirige la collana di studi e ricerche “Antropo-logiche” della casa editrice Dedalo. E’ nota come studiosa dei sistemi d’inferiorizzazione e discriminazione, nonché per il suo impegno antirazzista, antisessista e antispecista.
Fra le sue opere più recenti: Il fuoco della rivolta. Torce umane dal Maghreb all’Europa (Dedalo 2012); L’imbroglio etnico, in quattordici parole-chiave (con R. Gallissot e M. Kilani, Dedalo 2012); La Bella, la Bestia e l’Umano. Sessismo e razzismo, senza escludere lo specismo (Ediesse 2010). Les dérives de l’universalisme. Ethnocentrisme et islamophobie en France et en Italie (La Découverte 2010); Regole e roghi. Metamorfosi del razzismo (Dedalo 2009). E’ anche autrice di un romanzo: Spelix. Storia di gatti, di stranieri e di un delitto (Dedalo 2010).

Sulla correlazione tra razzismo, sessismo e specismo, ha spiegato in un’intervista
«Quando analizzi come agiscono i processi di reificazione degli “altri”, non puoi non considerare la reificazione degli animali. E se analizzi la tendenza ad animalizzare gli umani “altri” che agisce nel razzismo, finisci per considerare la bestializzazione dei non umani che agisce nello specismo. […] Non credo che le donne in quanto tali abbiano una speciale sensibilità, come si dice. Penso che sia anzitutto l’esperienza dell’essere dominate e spesso ridotte a oggetti che potrebbe portarle a comprendere la condizione degli animali non umani.»