PER QUALE ASSURDO MOTIVO E’ LECITO TRATTARE IN MODO OPPOSTO DELITTI ANALOGHI? di Franco Libero Manco

Il principio vitale è in tutti gli esseri viventi, come fossero recipienti di diversa grandezza: il recipiente più capiente può contenere un quantitativo maggiore ma la sostanza è la stessa, per tutti. Non vi è caratteristica umana che non sia presente anche negli animali, peculiarità che non sia riscontrabile in tutti gli esseri senzienti: se alcune attitudini risultano limitate o carenti in alcune specie è perché sarebbero inutili al fine del suo specifico progresso evolutivo.

Gran parte delle peculiarità umane sono comuni anche agli animali e come gli umani gli animali nutrono sentimenti, ragionano, sono curiosi, soffrono, hanno paura, sanno organizzarsi, sono gelosi, accusano sensi di colpa, sanno come curarsi ecc. Come gli esseri umani gli animali si corteggiano, si riproducono, accudiscono la prole… Come gli esseri umani gli animali soffrono, accusano tristezza, sconforto, angoscia…

Le attitudini che comunemente vengono intese come prerogative umane, per le quali l’uomo assurdamente si ritiene superiore, sono riscontrabili in diversi gradi e differenti livelli evolutivi, in tutti gli animali. L’essere umano è dotato di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, ormonale, enzimatico, immunologico..; possiede occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare…  Anche gli animali sono dotati di cervello, cuore, polmoni, fegato, stomaco, intestini, sistema sanguigno, linfatico, nervoso, ghiandolare, linfatico, ormonale, enzimatico, immunologico…; possiedono occhi per vedere, orecchie per sentire, naso per fiutare, bocca per respirare e mangiare…

Se le caratteristiche possedute dall’essere umano sono comuni anche agli animali, per quale assurdo motivo gli animali non possono godere degli stessi diritti? Per quale assurda ragione si considera lecito trattare in modo differente situazioni analoghe? Se un’azione delittuosa causa dolore, sofferenza, disperazione, per quale motivo è ritenuta grave se a patire è l’essere umano invece perde ogni importanza se a patire è l’animale?

Se per usufruire di certi diritti è necessario possedere certi requisiti considerati peculiari della specie umana, i bambini, i cerebrolesi, i comatosi ne sarebbero esclusi? Questo è lo stesso principio che genera barriere ideologiche, culturali, etniche, razziali: lo specismo è l’humus su cui germoglia ogni razzismo. La presunta superiorità umana, per la quale l’uomo si sente autorizzato a sottomettere e utilizzare a suo vantaggio le altre specie, è solo frutto della presunzione umana che produce effetti devastanti sul contesto sociale e sul suo stesso processo evolutivo.

Se un crimine perpetrato su un essere umano è giustamente condannato dalla legge, per quale assurdo motivo la stessa azione diviene lecita se la vittima è un animale? Per quale assurdo motivo è lecito sparare per mero divertimento ad un animale, mutilarlo, accecarlo, ucciderlo, farlo a pezzi, mentre la stessa azione è giustamente considerata un crimine se attuata su un essere umano? Se non è meno grave per un uccello essere mutilato di un’ala, perché mutilare di un braccio un essere umano è un reato penale punibile con vari anni di prigione, mentre mutilare un uccello non ha alcun valore?

Se non è lecito torturare, schiavizzare, violentare, privare ingiustamente dalla libertà un essere umano, per quale assurdo motivo tutto questo è lecito farlo agli animali? Se è immorale considerare sacrificabile il debole al forte, prendere ciò che non ci appartiene, se tutto questo è considerato un delitto nei confronti degli esseri umani, per quale assurdo motivo è lecito applicarlo agli animali? (nella fattispecie il latte, le uova, la lana, il miele).

Se è crudele rapire un bambino ad una donna e, nella peggiore delle ipotesi, ucciderlo, per quale assurdo motivo è lecito strappare un cucciolo di vitello ad una mucca e farlo macellare? Perché il dolore, i sentimenti degli animali sono senza importanza, senza significato, senza valore? Chi ha stabilito che l’uomo ha il diritto di disporre del dolore e della vita degli altri?

Che cosa rende l’uomo soggetto di diritto e di tutela nei confronti di un’ingiustizia  che causa dolore e privazione personale? Se ciò che giustifica l’azione penale è il danno arrecato all’altro, la violazione della integrità fisica, psichica o emotiva, il legislatore, e non solo, dovrebbe pronunciarsi sui motivi per cui si ritiene che gli animali non possano godere dei medesimi diritti umani.

Qualcuno crede ancora che sia la presenza dell’anima a dare all’uomo presunte prerogative naturali; in questo caso l’anima è ciò che autorizza l’essere umano a comportarsi peggio degli animali che considera inferiori? Noi riteniamo che l’anima sia una realtà comune a tutti gli esseri, oppure di nessuno, dal momento che se fosse solo l’uomo ad esserne in possesso questa peculiarità si manifesterebbe in caratteristiche esclusive, ma come abbiamo visto che  non vi è nulla che sia presente nell’uomo che non sia comune anche agli animali.

www.associazione-vegan-animalista.it; www.universalismo.eu