Tattiche e strategie verso una società aspecista – Interviene il Dott. Massimo Filippi

Massimo Filippi, professore universitario, socio fondatore di Oltre la specie e redattore di “Liberazioni. Rivista di critica antispecista”, si occupa da anni della questione animale da un punto di vista filosofico e politico. Oltre ad aver tradotto, tra le altre, opere di Acampora, Calarco, Mason, Patterson e Regan, ha pubblicato i seguenti volumi: Ai confini dell’umano. Gli animali e la morte (ombre corte, 2010); Nell’albergo di Adamo. Gli animali, la questione animale e la filosofia (Mimesis, 2010; in collaborazione con F. Trasatti); I margini dei diritti animali (Ortica, 2011); Natura infranta. Dalla domesticazione alla liberazione animale (Ortica, 2013) e Crimini in tempo di pace. La questione animale e l’ideologia del dominio (Elèuthera, 2013; in collaborazione con F. Trasatti) e in uscita tra poche settimane: Penne e pellicole. Gli animali, la letteratura e il cimema” (Mimesis, 2014, in collaborazione con E. Maggio).

Per Filippi lo specismo è “l’oppressione dell’altro in quanto tale”, e non una semplice aggiunta ad altre forme di discriminazione come razzismo e sessimo. “L’antispecismo non è un pregiudizio ma una giustificazione teorica di un’oppressione che assume forme diverse nel corso del tempo. Lo sfruttamento e la svalutazione dell’altro animale ci offre un punto di vista privilegiato per guardare il funzionamento della macchina sociale e le modalità in cui l’oppressione si manifesta nel corso della storia”.

Questa serie di iniziative è volta a far riflettere su quali strumenti usare per arrivare alla società che vorremmo abitare. Una società non soltanto aspecista ma anche etico-solidale, in cui il mondo sia unito nel raggiungimento del soddisfacimento dei propri bisogni, in un’ottica libertaria, pacifica, rispettosa di tutti gli individui umani e non umani e della Natura.